• Gioielli storici e artistici. Dalla storia alla stima
• Opere perdute: il cofanetto prezioso di Margherita di Savoia*
• Archivio possibile: conservare la bellezza/ Bookcity Milano 2021/Archivio Negroni
• Corsi Arte- Presentazione del corso Gioiello d'arte e di design
• Between Art and Valenza Goldsmith Tradition - Intervista VO+
• ALL ABOUT JEWELS ! intervista
• Fragile bellezza. Memoria e territorio. Presentazione della mostra
• Araldica in periferia, stemmi di frontiera: luoghi, situazioni, contenuti
• Bulgari. La storia, il sogno
• Paolo Spalla, presentazione della mostra
• Paolo Spalla. Gioielli e Sculture/Mostra Palazzo Valentino-Valenza
• Il Liberty di Musy all'Esposizione delle Arti Decorative di Torino (1902)*
• Maggio, ancora rose ! Alcune interpretazioni in gioielleria*
• Gli orafi Castellani alla Reggia di Venaria
• BLOB & Co. di Barbara Uderzo *
5 Ottobre 2019
Araldica in periferia, stemmi di frontiera: luoghi, situazioni, contenuti
Il 2° Convegno Internazionale di Araldica, ospitato nel Palazzo Pretorio di Buggiano Castello (PT), con il patrocinio morale e scientifico dell'Académie Internationale d'Héraldique, del Centro Studi Araldici, del Comune di Buggiano, ha riunito numerosi studiosi delle più diverse discipline storiche, oltre ovviamente a araldisti, con lo scopo di portare all'attenzione della comunità scientifica quelle sistuazioni araldiche definibili "di periferia", o in ogni caso tali da rivestire oggi un carattere di marginalità o di oblio, specialmente qualora ciò contrasti con la qualità dei contenuti estetico-formali.
Con il titolo "Il giacimento di araldica dei gioiellieri Musy: raffigurazione e utilizzo degli stemmi in oreficeria-gioielleria" Lia Lenti per prima ha portato all'attenzione degli studiosi il ricco fondo archivistico, conservato nell'Archivio di Stato di Torino, di questi gioiellieri torinesi che fin dal 1765 sono stati fornitori dei principi Savoia-Carignano e dal 1816 della real casa di Savoia.
"Nel secolare, copioso archivio della ditta si sono conservati, oltre agli stemmi sabaudi, più di un centinaio di altri, disegnati o dipinti su carta o impressi in ceralacca, di nobili famiglie italiane, soprattutto piemontesi, anch'esse clienti dei gioiellieri...
La datazione del "giacimento" può essere circoscritta agli ultimi decenni del XIX secolo fino alla fine degli anni Trenta del XX, tale termine definisce bene l'insieme e ne spiega perfettamente la formazione avvenuta nel tempo e per accumulo...il repertorio veniva utilizzato, e se necessario recuperato a posteriori su richiesta, in finzione di una corretta ed efficacie rappresentazione degli stemmi sugli oggetti commissionati ai gioielleiri. Tali oggetti, eseguiti in metalli preziosi, smalti e pietre avevano una chiara funzione distintiva e di appartenenza nobiliare, di rappresentanza sociale, di decoro familiare e di status-symbol personale."
(Testo ripreso dal saggio di L. Lenti contenuto negli Atti del Convegno di prossima uscita).
Il Comitato scientifico del Convegno, composto dal presidente, Porfessore Luigi Borgia e Ilaria Buonafalce, Raffaele Coppola, Filippo Gianchecchi, Babara Giannessi, Maurizio Carlo Alberto Gorra, Giorgio Giulio Sartor, Filippo Segatto, ha selezionato i relatori, in ordine di lavori: Roberto Vittorio Favero, Maurizio Carlo Alberto Gorra, Federica Bolpagni, Fabio Bianchetti, Claudia Ghiraldello, Attilio Offman, Lia Lenti, Barbara Giannessi, Alessandro Nesi, Filippo Gianchecchi, Ilaria Buonafalce, Michele Fiaschi, Salvatore Distefano, Gregorio Sarlo, Antonio Rossi, Vieri Favini e Michele Turchi, Giuditta Cirnigliano, Alessandro Savorelli, Mònica Pulido Echeveste, Giovanni Giovinazzo, Simona Greco, Savino Ruà, Leticia Darna Galobart, Marcello Semeraro.
5 Ottobre 2019
Araldica in periferia, stemmi di frontiera: luoghi, situazioni, contenuti
Il 2° Convegno Internazionale di Araldica, ospitato nel Palazzo Pretorio di Buggiano Castello (PT), con il patrocinio morale e scientifico dell'Académie Internationale d'Héraldique, del Centro Studi Araldici, del Comune di Buggiano, ha riunito numerosi studiosi delle più diverse discipline storiche, oltre ovviamente a araldisti, con lo scopo di portare all'attenzione della comunità scientifica quelle sistuazioni araldiche definibili "di periferia", o in ogni caso tali da rivestire oggi un carattere di marginalità o di oblio, specialmente qualora ciò contrasti con la qualità dei contenuti estetico-formali.
Con il titolo "Il giacimento di araldica dei gioiellieri Musy: raffigurazione e utilizzo degli stemmi in oreficeria-gioielleria" Lia Lenti per prima ha portato all'attenzione degli studiosi il ricco fondo archivistico, conservato nell'Archivio di Stato di Torino, di questi gioiellieri torinesi che fin dal 1765 sono stati fornitori dei principi Savoia-Carignano e dal 1816 della real casa di Savoia.
"Nel secolare, copioso archivio della ditta si sono conservati, oltre agli stemmi sabaudi, più di un centinaio di altri, disegnati o dipinti su carta o impressi in ceralacca, di nobili famiglie italiane, soprattutto piemontesi, anch'esse clienti dei gioiellieri...
La datazione del "giacimento" può essere circoscritta agli ultimi decenni del XIX secolo fino alla fine degli anni Trenta del XX, tale termine definisce bene l'insieme e ne spiega perfettamente la formazione avvenuta nel tempo e per accumulo...il repertorio veniva utilizzato, e se necessario recuperato a posteriori su richiesta, in finzione di una corretta ed efficacie rappresentazione degli stemmi sugli oggetti commissionati ai gioielleiri. Tali oggetti, eseguiti in metalli preziosi, smalti e pietre avevano una chiara funzione distintiva e di appartenenza nobiliare, di rappresentanza sociale, di decoro familiare e di status-symbol personale."
(Testo ripreso dal saggio di L. Lenti contenuto negli Atti del Convegno di prossima uscita).
Il Comitato scientifico del Convegno, composto dal presidente, Porfessore Luigi Borgia e Ilaria Buonafalce, Raffaele Coppola, Filippo Gianchecchi, Babara Giannessi, Maurizio Carlo Alberto Gorra, Giorgio Giulio Sartor, Filippo Segatto, ha selezionato i relatori, in ordine di lavori: Roberto Vittorio Favero, Maurizio Carlo Alberto Gorra, Federica Bolpagni, Fabio Bianchetti, Claudia Ghiraldello, Attilio Offman, Lia Lenti, Barbara Giannessi, Alessandro Nesi, Filippo Gianchecchi, Ilaria Buonafalce, Michele Fiaschi, Salvatore Distefano, Gregorio Sarlo, Antonio Rossi, Vieri Favini e Michele Turchi, Giuditta Cirnigliano, Alessandro Savorelli, Mònica Pulido Echeveste, Giovanni Giovinazzo, Simona Greco, Savino Ruà, Leticia Darna Galobart, Marcello Semeraro.