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• Gli orafi Castellani alla Reggia di Venaria
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25 Marzo 2017
Gli orafi Castellani alla Reggia di Venaria
Opere degli orafi Castellani sono in mostra alla Reggia di Venaria, l'occasione è l'esposizione (curata da Silvia Ghisotti e Andrea Merlotti, posta sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica) dal titolo "Dalle regge d'Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda" (Sale delle Arti, 25 marzo-2 luglio 2017).
"La storia della famiglia (Castellani) rispecchia quella della nazione e del suo popolo: i dissapori, fino alle rotture, che incominciarono ad emergere nel panorama politico nazionale subito dopo la proclamazione di Roma capitale le ritroviamo anche tra i fratelli (Alessandro e Augusto). Se durante gli anni dell'esilio di Alessandro - il decennio che va dall'Unità d'Italia all'annessione di Roma - tra i due regnava una soddisfacente armonia dove intenti politici e ambizioni economiche coincidevano, dopo il 1870 incominciarono a palesarsi i primi forti contrasti e una delle cause era proprio il diverso orientamento politico: Alessandro rimaneva un fervente repubblicano, mentra Augusto si era pubblicamente schierato a favore della monarchia, accompagnando a Firenze, in delegazione ufficiale, il principe Caetani per la consegna a Vittorio Emanuele II dei risultati del plebiscito romano. Nelle sue memorie Augusto ricorderà con entusiasmo questa esperienza: Margherita (di Savoia) indossava il suo diadema di foglie di quercia, un chiaro ringraziamento al popolo capitolino che due anni prima (in occasione del matrimonio con Umberto) l'aveva voluta omaggiare con un dono altamente simbolico...La fedeltà venne ripagata. Tra glia anni Settanta e fino alla morte di Umberto I numerose furono le commissioni dei reali rivolte alla bottega romana...".
(estratto da: Lia Lenti, "Gli orafi Castellani e i Savoia: doni e committenze", saggio in catalogo, edito da SAGEP, 2017)
25 Marzo 2017
Gli orafi Castellani alla Reggia di Venaria
Opere degli orafi Castellani sono in mostra alla Reggia di Venaria, l'occasione è l'esposizione (curata da Silvia Ghisotti e Andrea Merlotti, posta sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica) dal titolo "Dalle regge d'Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda" (Sale delle Arti, 25 marzo-2 luglio 2017).
"La storia della famiglia (Castellani) rispecchia quella della nazione e del suo popolo: i dissapori, fino alle rotture, che incominciarono ad emergere nel panorama politico nazionale subito dopo la proclamazione di Roma capitale le ritroviamo anche tra i fratelli (Alessandro e Augusto). Se durante gli anni dell'esilio di Alessandro - il decennio che va dall'Unità d'Italia all'annessione di Roma - tra i due regnava una soddisfacente armonia dove intenti politici e ambizioni economiche coincidevano, dopo il 1870 incominciarono a palesarsi i primi forti contrasti e una delle cause era proprio il diverso orientamento politico: Alessandro rimaneva un fervente repubblicano, mentra Augusto si era pubblicamente schierato a favore della monarchia, accompagnando a Firenze, in delegazione ufficiale, il principe Caetani per la consegna a Vittorio Emanuele II dei risultati del plebiscito romano. Nelle sue memorie Augusto ricorderà con entusiasmo questa esperienza: Margherita (di Savoia) indossava il suo diadema di foglie di quercia, un chiaro ringraziamento al popolo capitolino che due anni prima (in occasione del matrimonio con Umberto) l'aveva voluta omaggiare con un dono altamente simbolico...La fedeltà venne ripagata. Tra glia anni Settanta e fino alla morte di Umberto I numerose furono le commissioni dei reali rivolte alla bottega romana...".
(estratto da: Lia Lenti, "Gli orafi Castellani e i Savoia: doni e committenze", saggio in catalogo, edito da SAGEP, 2017)