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• “Fragile bellezza: arte per il corpo”, l’atteso appuntamento con i gioielli di nuove generazioni d’artisti - Preziosa Magazine

• Archivio possibile: conservare la bellezza/ Bookcity Milano 2021/Archivio Negroni

• Corsi Arte- Presentazione del corso Gioiello d'arte e di design

• Between Art and Valenza Goldsmith Tradition - Intervista VO+

• ALL ABOUT JEWELS ! intervista

• Fragile bellezza. Memoria e territorio. Presentazione della mostra

• Araldica in periferia, stemmi di frontiera: luoghi, situazioni, contenuti

• Bulgari. La storia, il sogno

• Paolo Spalla, presentazione della mostra

• Paolo Spalla. Gioielli e Sculture/Mostra Palazzo Valentino-Valenza

• Il Liberty di Musy all'Esposizione delle Arti Decorative di Torino (1902)*

• Maggio, ancora rose ! Alcune interpretazioni in gioielleria*

• Gli orafi Castellani alla Reggia di Venaria

• L'altro lato del gioiello

• BLOB & Co. di Barbara Uderzo *

• Breve guida alle tecniche in gioielleria

• Intervista a Klimt02

  • Elmo da parata e spada d'onore di Vittorio Emanuele II

  • Particolare della sala dedicata a Margherita di Savoia

  • Vetrina dei gioielli

  • Parure per le nozze di Margherita (da "Capitolium")

 

25 Marzo 2017

Gli orafi Castellani alla Reggia di Venaria

Opere degli orafi Castellani sono in mostra alla Reggia di Venaria, l'occasione è l'esposizione (curata da Silvia Ghisotti e Andrea Merlotti, posta sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica) dal titolo "Dalle regge d'Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda" (Sale delle Arti, 25 marzo-2 luglio 2017). 

"La storia della famiglia (Castellani) rispecchia quella della nazione e del suo popolo: i dissapori, fino alle rotture, che incominciarono ad emergere nel panorama politico nazionale subito dopo la proclamazione di Roma capitale le ritroviamo anche tra i fratelli (Alessandro e Augusto). Se durante gli anni dell'esilio di Alessandro - il decennio che va dall'Unità d'Italia all'annessione di Roma - tra i due regnava una soddisfacente armonia dove intenti politici e ambizioni economiche coincidevano, dopo il 1870 incominciarono a palesarsi i primi forti contrasti e una delle cause era proprio il diverso orientamento politico: Alessandro rimaneva un fervente repubblicano, mentra Augusto si era pubblicamente schierato a favore della monarchia, accompagnando a Firenze, in delegazione ufficiale, il principe Caetani per la consegna a Vittorio Emanuele II dei risultati del plebiscito romano. Nelle sue memorie Augusto ricorderà con entusiasmo questa esperienza: Margherita (di Savoia) indossava il suo diadema di foglie di quercia, un chiaro ringraziamento al popolo capitolino che due anni prima (in occasione del matrimonio con Umberto) l'aveva voluta omaggiare con un dono altamente simbolico...La fedeltà venne ripagata. Tra glia anni Settanta e fino alla morte di Umberto I numerose furono le commissioni dei reali rivolte alla bottega romana...".  

(estratto da: Lia Lenti, "Gli orafi Castellani e i Savoia: doni e committenze", saggio in catalogo, edito da SAGEP, 2017)

 

25 Marzo 2017

Gli orafi Castellani alla Reggia di Venaria

Opere degli orafi Castellani sono in mostra alla Reggia di Venaria, l'occasione è l'esposizione (curata da Silvia Ghisotti e Andrea Merlotti, posta sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica) dal titolo "Dalle regge d'Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda" (Sale delle Arti, 25 marzo-2 luglio 2017). 

"La storia della famiglia (Castellani) rispecchia quella della nazione e del suo popolo: i dissapori, fino alle rotture, che incominciarono ad emergere nel panorama politico nazionale subito dopo la proclamazione di Roma capitale le ritroviamo anche tra i fratelli (Alessandro e Augusto). Se durante gli anni dell'esilio di Alessandro - il decennio che va dall'Unità d'Italia all'annessione di Roma - tra i due regnava una soddisfacente armonia dove intenti politici e ambizioni economiche coincidevano, dopo il 1870 incominciarono a palesarsi i primi forti contrasti e una delle cause era proprio il diverso orientamento politico: Alessandro rimaneva un fervente repubblicano, mentra Augusto si era pubblicamente schierato a favore della monarchia, accompagnando a Firenze, in delegazione ufficiale, il principe Caetani per la consegna a Vittorio Emanuele II dei risultati del plebiscito romano. Nelle sue memorie Augusto ricorderà con entusiasmo questa esperienza: Margherita (di Savoia) indossava il suo diadema di foglie di quercia, un chiaro ringraziamento al popolo capitolino che due anni prima (in occasione del matrimonio con Umberto) l'aveva voluta omaggiare con un dono altamente simbolico...La fedeltà venne ripagata. Tra glia anni Settanta e fino alla morte di Umberto I numerose furono le commissioni dei reali rivolte alla bottega romana...".  

(estratto da: Lia Lenti, "Gli orafi Castellani e i Savoia: doni e committenze", saggio in catalogo, edito da SAGEP, 2017)